L'orzaiolo è una piccola infiammazione della palpebra, spesso causata da un'infezione batterica. Questa condizione può e...

L'orzaiolo è una piccola infiammazione della palpebra, spesso causata da un'infezione batterica. Questa condizione può essere fastidiosa e dolorosa, ma fortunatamente esistono diversi rimedi per trattarla efficacemente.

Ecco alcuni consigli per prendersi cura di un orzaiolo:

1. Applicare impacchi caldi. Posiziona un impacco caldo sull'area affetta per 10-15 minuti più volte al giorno. Questo aiuta a far maturare l'orzaiolo e favorire la fuoriuscita del pus.

2. Evitare di toccare o spremere l'orzaiolo. Questo potrebbe peggiorare l'infezione e diffonderla ad altre zone.

3. Utilizzare unguenti antibatterici. Il medico potrebbe prescrivere unguenti o pomate contenenti antibiotici per combattere l'infezione.

4. Assumere antidolorifici se necessario. In caso di dolore intenso, si possono prendere farmaci antidolorifici come paracetamolo o ibuprofene.

5. Mantenere l'igiene oculare. Lavare delicatamente gli occhi con acqua e sapone neutro per evitare che l'infezione si diffonda.

Se i sintomi persistono per più di una settimana o peggiorano, è meglio consultare il proprio medico oculista. Solo un professionista potrà valutare correttamente la situazione e prescrivere il trattamento più adatto.

Non lasciatevi scoraggiare dall'orzaiolo, con le giuste cure si risolverà in fretta!

Si tratta di una condizione in cui gli occhi non producono abbastanza lacrime o le lacrime prodotte sono di scarsa qualità. Ques...

Si tratta di una condizione in cui gli occhi non producono abbastanza lacrime o le lacrime prodotte sono di scarsa qualità. Questo può portare a una serie di fastidi e sintomi sgradevoli che possono limitare la qualità della vita quotidiana.

Le cause dell'occhio secco possono essere molteplici. Alcuni fattori di rischio includono l'invecchiamento, l'uso prolungato di dispositivi digitali, l'esposizione a determinate sostanze chimiche, l'utilizzo di lenti a contatto, malattie autoimmuni, tra gli altri. La condizione può presentarsi sia in modo temporaneo che cronico.

I sintomi dell'occhio secco includono secchezza, bruciore, prurito, irritazione, sensazione di corpo estraneo nell'occhio e visione offuscata. Questi sintomi possono variare in intensità da lievi a molto fastidiosi e possono peggiorare in determinate situazioni come in ambienti con aria secca o durante l'utilizzo continuo di schermi digitali.

Ecco alcuni consigli utili per alleviare i sintomi dell'occhio secco:

1. Utilizzare lacrime artificiali: Questi colliri possono fornire un'idratazione supplementare agli occhi e alleviare la sensazione di secchezza. Scegliete lacrime artificiali senza conservanti per evitare eventuali irritazioni.

2. Evitare ambienti secchi: Se possibile, cercate di mantenere l'ambiente circostante umidificato. Utilizzare umidificatori a casa o in ufficio può aiutare  ad alleviare la secchezza degli occhi.

3. Prendersi pause dai dispositivi digitali: L'uso prolungato di dispositivi come computer, smartphone o tablet può favorire l'evaporazione delle lacrime. Assicuratevi di fare delle pause frequenti per dare riposo ai vostri occhi.

4. Evitare l'aria condizionata diretta: L'aria fredda e secca può accentuare i sintomi dell'occhio secco. Quando possibile, evitate di posizionarvi direttamente sotto le bocchette dell'aria condizionata.

5. Aumentare l'assunzione di acidi grassi omega-3: Gli acidi grassi omega-3, presenti ad esempio nel pesce, possono contribuire a migliorare la produzione di lacrime e a ridurre l'infiammazione degli occhi.

6. Consultare un oculista: Se i sintomi persistenti dell'occhio secco non migliorano nonostante l'adozione di misure preventive, è importante consultare un medico specializzato. Sarà in grado di identificare la causa sottostante e prescrivere un trattamento appropriato.

Ricordate, l'occhio secco è una condizione comune, ma non dovete sopportare i suoi sintomi. Con alcune pratiche quotidiane e il supporto medico, è possibile alleviare i fastidi e migliorare la salute degli occhi. Non ignorate i sintomi e prendetevi cura dei vostri occhi perché sono importanti per il vostro benessere generale.

Non basta chiederglielo, perchè molti bambini non sanno di vederci male oppure non riescono a comunicarcelo. Inoltre bisogna con...

Non basta chiederglielo, perchè molti bambini non sanno di vederci male oppure non riescono a comunicarcelo. Inoltre bisogna considerare che se un bambino presenta un difetto visivo fin dalla nascita, egli non potrà essere cosciente di cosa significhi vedere bene fino a quando il suo vizio non verrà corretto. Alcuni atteggiamenti anomali possono indicarci la presenza di alterazioni dell'apparato visivo, sia di tipo refrattivo che di tipo oculo-muscolare. In presenza anche 
         solo di uno di questi consigliamo di sottoporre il bambino ad una visita ortottica e, ti ricordiamo che una diagnosi precoce è alla base di un'efficace terapia. 
        È fondamentale sottoporre i vostri bambini ad una visita oculistica e ortottica prima dei 3 anni e dei 6 anni d’età, anche qualora non si noti nulla di sospetto. Cosa osservare? È importante imparare a riconoscere alcuni campanelli d’allarme, segnali che potrebbero indicare alcune alterazioni del sistema visivo e che richiedono per tanto una valutazione visiva specialistica a qualsiasi età.

Non basta chiederglielo, perchè molti bambini non sanno di vederci male oppure non riescono a comunicarcelo. Inoltre bisogna considerare che se un bambino presenta un "difetto visivo" fin dalla nascita, egli non potrà essere cosciente di cosa significhi vedere bene fino a quando il suo vizio non verrà corretto.

Alcuni atteggiamenti "anomali" possono indicarci la presenza di alterazioni dell'apparato visivo, sia di tipo refrattivo che di tipo oculo-muscolare. In presenza anche solo di uno di questi consigliamo di sottoporre il bambino ad una visita ortottica e, ti ricordiamo che una diagnosi precoce è alla base di un'efficace terapia.

È fondamentale sottoporre i vostri bambini ad una visita oculistica e ortottica prima dei 3 anni e dei 6 anni d’età, anche qualora non si noti nulla di sospetto.

Cosa osservare?

È importante imparare a riconoscere alcuni campanelli d’allarme, segnali che potrebbero indicare alcune alterazioni del sistema visivo e che richiedono per tanto una valutazione visiva specialistica a qualsiasi età.

  • # Occhi storti: un occhio o entrambi sono “storti”, rivolti verso l’esterno, l’interno, l’alto o il basso, sempre o solo ogni tanto (alla sera, quando è stanco/a…)
  • # tiene la testa inclinata sempre o quando fa i compiti o guarda la tv
  • # ha spesso mal di testa o male agli occhi o alle tempie (soprattutto dopo la scuola e i compiti)
  • # ha sempre gli occhi arrossati verso sera
  • # lacrima spesso
  • # si strofina spesso gli occhi
  • # chiude un occhio in presenza di forte illuminazione o quando è all’aperto al sole
  • # avvicina troppo gli oggetti piccoli, i libri e i quaderni al viso
  • # strizza gli occhi quando guarda lontano
  • # ha difficoltà nel seguire i contorni quando disegna e/o scrive
  • # vede male la lavagna

La nostra vista è uno dei sensi più preziosi e spesso diamo per scontato l'importanza di una visione nitida. Tuttavia, l...

La nostra vista è uno dei sensi più preziosi e spesso diamo per scontato l'importanza di una visione nitida. Tuttavia, l'esistenza di vizi refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia può compromettere la nostra capacità di vedere chiaramente il mondo che ci circonda. In questo post, esploreremo cosa sono i vizi refrattivi e come possono essere corretti per ristabilire una visione nitida.

Cosa sono i vizi refrattivi?
I vizi refrattivi, quasi sempre, derivano dalla forma anatomica dell'occhio che causa un'alterazione nella focalizzazione della luce sulla retina, generando una visione offuscata.
Ecco una breve panoramica dei vizi refrattivi più comuni:

1. Miopia: è caratterizzata da una visione chiara degli oggetti vicini, ma una visione sfocata di quelli lontani.
2. Ipermetropia: è il contrario della miopia, con una visione chiara degli oggetti lontani ma sfocata di quelli vicini.
3. Astigmatismo: si verifica quando la cornea ha una curvatura irregolare, provocando una distorsione della visione sia da vicino che da lontano.
4. Presbiopia: è un difetto visivo legato all'età che causa difficoltà di messa a fuoco degli oggetti da vicino.

Affrontare correttamente i vizi refrattivi è essenziale per godere di una visione chiara e per migliorare la qualità della vita.
La correzione dei vizi refrattivi può essere ottenuta attraverso diverse soluzioni, tra cui:

1. Occhiali: un metodo semplice e non invasivo per correggere i vizi refrattivi. Gli occhiali correttivi sono progettati con lenti che aiutano a focalizzare correttamente la luce sull'occhio, consentendo una buona visione.
2. Lenti a contatto: un'alternativa agli occhiali che si adattano direttamente sull'occhio. Le lenti a contatto correttive possono offrire una visione nitida senza l'ingombro degli occhiali.
3. Chirurgia refrattiva: in alcuni casi, i vizi refrattivi possono essere corretti permanentemente attraverso interventi chirurgici come LASIK o PRK. Queste procedure modellano la forma della cornea per migliorare la focalizzazione della luce sull'occhio. Inoltre l'impianto di lenti intraoculari permette la correzione della totalità dei vizi refrattivi.

È fondamentale che ogni persona, indipendentemente dall'età, prenda sul serio la propria visione e si sottoponga a esami oculari regolari per identificare eventuali vizi refrattivi. La correzione tempestiva di tali difetti può migliorare la qualità della vita, facilitando le attività quotidiane e preservando la salute degli occhi nel lungo termine. Non trascurare la tua vista: investi nel benessere dei tuoi occhi e godi di una visione nitida e chiara del mondo che ti circonda.

Il concetto di propriocezione è complicato e spesso presuppone una conoscenza medica del sistema tonico-posturale per comprenderne il funzio...

Il concetto di propriocezione è complicato e spesso presuppone una conoscenza medica del sistema tonico-posturale per comprenderne il funzionamento.
Questo post ha lo scopo di rendere comprensibile anche ai non "addetti ai lavori" cosa è, come funziona e perchè è importante la propriocezione.
A me piace definire la propriocezione come la "consapevolezza di sè nell'ambiente". Sono seduto? sono in piedi? sono disteso? Sono in grado di rispondere a queste domande grazie alla propriocezione. Il mio cervello conosce esattamente lo stato di contrazione di tutti i muscoli corporei e ciò fornisce una quantità enorme di informazioni che serviranno per fornire una risposta agli stimoli che arriveranno dall'ambiente esterno per mezzo dei nostri 5 sensi (vista, tatto, udito, olfatto e gusto).
Sappiamo che i nostri occhi forniscono circa l'80% delle informazioni che arrivano dall'ambiente esterno, a queste informazioni il nostro cervello dovrà dare delle risposte e per farlo integrerà queste informazioni con quelle del sistema propriocettivo. Immaginiamo di osservare un oggetto, i nostri occhi trasmettono informazioni sulla forma, sulla dimensione, sul colore e su ciò che lo circonda. Nessuna informazione viene data sulla posizione dell'oggetto nell'ambiente. Eppure sappiamo che quell'oggetto è proprio lì, a quella distanza, a quell'altezza dal suolo etc. Ecco! Il sistema propriocettivo ha integrato le informazioni mancanti. E come ha fatto? Ha valutato la contrazione dei muscoli oculomotori (e di altri muscoli corporei) e ha ricavato quelle informazioni che la vista non aveva fornito.
Volendo banalizzare ulteriormente il concetto facciamo l'esempio della galleria d'arte. Immaginiamo di trovarci ad osservare un quadro appeso su una parete di una galleria d'arte qualsiasi. Siamo così estasiati da quel quadro che decidiamo di condividere con un amico quello che vediamo e decidiamo di inviargli una foto scattata col telefonino. Il destinatario del messaggio riceverà sicuramente quanto raffigurato nel quadro, la cornice che lo racchiude e può supporne le dimensioni. Nella foto, tuttavia, mancheranno alcune informazioni come ad esempio: il quadro è al centro della parete? a che altezza dal pavimento è stato appeso? da che distanza è stata scattata la foto? In questo esempio il telefonino che ha scattato la foto rappresenta gli occhi. Essi non bastano a trasmettere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
Una cattiva integrazione tra sistema visivo e sistema prorpiocettivo può sfociare in numerose sintomatologie che non per forza di cose hanno a che fare con la vista. Ad esempio ci si può trovare davanti ad un paziente dislessico con una vista di 10/10 (dieci decimi) ma che non riesce a coordinare l'oculomozione. In questi casi il protocollo diagnostico prevede non solo la valutazione ortottica visiva ma indaga eventuali alterazioni del sistema propriocettivo.

 Il 2024 si apre con un'importante novità. Nasce a Mantova il primo ambulatorio di Visuoposturologia della provincia. A Green Park (Gru...

 Il 2024 si apre con un'importante novità. Nasce a Mantova il primo ambulatorio di Visuoposturologia della provincia.

A Green Park (Gruppo Mantova Salus), arriva l’ambulatorio di visuo posturologia.

Si tratta di un protocollo di recente applicazione in Italia, che nasce in Portogallo, e che a Mantova è stato recepito per primo dal Dott. Francesco Mazza, ortottista assistente in oftalmologia: “La vista influisce sulla postura. Per effettuare qualsiasi movimento il nostro cervello deve conoscere esattamente lo stato di tonicità dei muscoli (compresi quelli oculari), e questo è possibile grazie alla Propriocezione.

Un’alterata Propriocezione è alla base della Sindrome da Deficienza Posturale, da cui possono derivare cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, cefalea, emicrania. Ma anche disequilibrio, e quindi sindromi vertiginose, instabilità, oppure deficit dell’attenzione, scarso orientamento spaziale, disturbi della memoria, fino a dislessia e disgrafia”.


Si definisce convergenza quel movimento disgiunto dei bulbi oculari per osservare un oggetto posto a distanza finita. Più vicino è l'ogg...

Si definisce convergenza quel movimento disgiunto dei bulbi oculari per osservare un oggetto posto a distanza finita. Più vicino è l'oggetto osservato maggiore è il movimento degli occhi in convergenza verso il naso.

Il movimento di convergenza è dato dalla contrazione dei muscoli retti mediali e dall'inibizione dei muscoli retti laterali di entrambi gli occhi.

Si parla di insufficienza di convergenza quando uno dei due occhi non riesce a terminare il movimento di rotazione sufficiente a portare il fuoco sull'oggetto osservato. Al contrario, si parla di eccesso di convergenza quando la rotazione del bulbo oculare si estende oltre il punto focale di osservazione. Un terzo gruppo di alterazioni è dato dai deficit di mantenimento della convergenza, cioè da quelle situazioni in cui il movimento di convergenza è corretto ma l'allineamento si disfa dopo alcuni secondi.

Le alterazioni della convergenza portano quasi sempre ai cosiddetti disturbi astenopeici (affaticamento visivo, cefalea, difficoltà di concentrazione, lacrimazione ecc. ecc.).

Si pensi a quanto queste alterazioni possano inficiare lo studio, la scrittura e l'apprendimento.

Le alterazioni della convergenza possono essere trattati mediante training ortottico che mira ad armonizzare la contrazione dei muscoli orizzontali.


Le alterazioni della convergenza portano quasi sempre ai cosiddetti disturbi astenopeici (affaticamento visivo, cefalea, difficoltà di concentrazione, lacrimazione